Mettete dei fiori nei nostri cannoni

Un bambino che non ode i suoni del mondo ma che del mondo percepisce la bellezza, costruisce fiori di carta. Il bambino da adulto diventa un pittore e dipinge quei fiori di carta. Una sintesi formale sotto cui vibra il colore e il pennello. Ogni colore uno stato d’animo: il verde per coltivare la speranza, il verde foresta perché senza le foreste l’Umanità cessa di vivere, il nero per ricordare che la guerra distrugge il corpo e l’anima. Un amore per la storia dell’illustrazione e per la pittura di Domenico Gnoli e la passione per lo studio della tecnica e dei colori donano alle opere di Marco Sisto bellezza e ricchezza di significati.

In occasione del Premio Art Up promosso da Fondazione Zucchelli nell’ambito di Opentour 2025 dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, Menzione Speciale alla mostra di Marco Sisto ‘Mettete dei fiori nei nostri cannoni’ a cura di Eleonora Frattarolo presso L’ARIETE artecontemporanea. Giuria composta da Lorenzo Balbi (direttore MAMbo Bologna) Davide Ferri (direttore artistico Arte Fiera 2026) Claudia Consolandi (presidente ACACIA).

E dei fiori dipinti Marco Sisto scrive: ” Ricordo il tempo felice della mia infanzia, in cui il silenzio che caratterizzava la mia vita, e di cui allora non potevo essere appieno consapevole, mi era compagno: non m’impediva di giocare allegro con gli amici ed era sfondo da cui emergeva e si sviluppava l’esigenza di osservare il mondo, di capirlo e di rielaborarlo attraverso le immagini, insieme alla voglia di esprimermi con il disegno, di rappresentare la realtà e reinventarla attraverso i filtri dell’immaginazione e delle possibilità creative di ricostruirla ...
Così, da un giorno lontano, ecco l’impronta di una vera beatitudine: avevo circa quattro anni, ero alla scuola materna, un pomeriggio dopo pranzo, gli altri bambini continuavano a giocare in giardino e io, tornato in aula, dopo aver curiosato tra vari materiali ... mi siedo a un tavolino e inizio a costruire piccoli fiori di carta colorata
Fiori di carta, vi ho scelto dal passato: ho dipinto effigi di giochi e ricordi ... rappresentazioni monocromatiche di memorie evocate, immagini-sintesi di esperienze reali che invitano chi le guarda a riflettere sull’intreccio tra vita e arte.