Fiori di carta


E dei fiori dipinti Marco Sisto scrive: ” Ricordo il tempo felice della mia infanzia, in cui il silenzio che caratterizzava la mia vita, e di cui allora non potevo essere appieno consapevole, mi era compagno: non m’impediva di giocare allegro con gli amici ed era sfondo da cui emergeva e si sviluppava l’esigenza di osservare il mondo, di capirlo e di rielaborarlo attraverso le immagini, insieme alla voglia di esprimermi con il disegno, di rappresentare la realtà e reinventarla attraverso i filtri dell’immaginazione e delle possibilità creative di ricostruirla …
Così, da un giorno lontano, ecco l’impronta di una vera beatitudine: avevo circa quattro anni, ero alla scuola materna, un pomeriggio dopo pranzo, gli altri bambini continuavano a giocare in giardino e io, tornato in aula, dopo aver curiosato tra vari materiali … mi siedo a un tavolino e inizio a costruire piccoli fiori di carta colorata.
Fiori di carta, vi ho scelto dal passato: ho dipinto effigi di giochi e ricordi … rappresentazioni monocromatiche di memorie evocate, immagini-sintesi di esperienze reali che invitano chi le guarda a riflettere sull’intreccio tra vita e arte.











